DISEGNO DI LEGGE N. 1053. “MISURE IN MATERIA DI ORDINAMENTO, ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE FORZE DI POLIZIA, DELLE FORZE ARMATE NONCHÉ DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO

S.U.M.: DISEGNO DI LEGGE N. 1053. “MISURE IN MATERIA DI ORDINAMENTO, ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE FORZE DI POLIZIA, DELLE FORZE ARMATE NONCHÉ DEL CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO”. UN’OCCASIONE PERSA PER RISOLVERE I TANTI PROBLEMI CHE ATTANAGLIANO IL PERSONALE MILITARE.

Nel mese di aprile eravamo stati ufficialmente contattati dall’Ufficio legislativo della 3^ Commissione Esteri Difesa del Senato, per fornire delle osservazioni al provvedimento in esame. Avevamo fornito dei pareri per modificare il testo che riteniamo uno strumento utile per poter risolvere le tante criticità che attanagliano il personale militare in tema di reclutamento, stato giuridico e avanzamento.

Siamo soddisfatti che alcuni dei nostri emendamenti siano stati recepiti da alcuni esponenti dell’opposizione (Sen. Marton) e speriamo che vengano approvati. In particolare avevamo espresso parere non favorevole, all’articolo 8 del provvedimento in quanto oltre a creare una sperequazione tra il personale delle varie Forze Armate, si manifestava come un tentativo di sanare una lunga querelle giurisprudenziale

che ha visto l’Amministrazione della Difesa soccombente. Infatti, il Consiglio di

Stato aveva chiarito che il D.P.R. n. 83 del 1949 (statuto Ente Circoli) che prevede l’obbligo di pagamento delle quote sociali da parte degli ufficiali e i sottufficiali della Marina Militare, è in contrasto con il Codice dell’Ordinamento Militare.

Peraltro, i colleghi della Marina sono gli unici che per anni hanno dovuto pagare obbligatoriamente la quota sociale mensile degli Enti Circoli della Marina. Si

ritengono queste misure anacronistiche, e si auspica un intervento volto a disciplinare anche il pagamento delle quote mensili (esigue) per il Circolo Ufficiali

delle Forze Armate. Togliendo l’obbligo e trasformandolo in Circolo delle Forze Armate consentendo l’accesso a tutte le categorie del personale militare.

Per quanto riguarda l’articolo 4 che riguarda l’Avanzamento delle Forze Armate, riteniamo inadeguato che il governo presenti un articolo che concentri l’attenzione sulle promozioni degli Ufficiali (grado Tenente Colonnello) e dimostrando di non volere risolvere i problemi dei ritardi nelle promozioni delle categorie Graduati e Sottufficiali, con ripercussioni sul trattamento economico, sull’impiego quotidiano, sul riconoscimento delle legittime aspettative del personale. NO A PROVVEDIMENTI A SENSO UNICO. UNIFORMIAMO LE DATE DELLA FORMAZIONE DELLE ALIQUOTE A QUELLE DEGLI UFFICIALI. MODIFICHIAMO I TERMINI DI DECORRENZA DEI TEMPI AMMINISTRATIVI PER LE PROMOZIONI DEL PERSONALE. Noi le proposte le abbiamo formulate! Confrontiamoci.

Inoltre per quanto riguarda la valorizzazione professionale del personale appartenente alle categorie Graduati e Sottufficiali, abbiamo evidenziato il caso dei colleghi che in possesso di

specifiche qualifiche o lauree vedono mortificate le legittime aspettative per la partecipazione a concorsi nella categoria ufficiali, per limiti d’età. A titolo

d’esempio, giova citare il settore del supporto psicologico dove lo stesso Ministro della Difesa ha deciso di puntare molto. Tuttavia, nulla è stato fatto per quei Marescialli, Sergenti o Graduati che laureati in psicologia e iscritti all’albo (per iniziativa personale), nulla possono fare per poter partecipare ai concorsi o anche esercitare la propria professione.

Inoltre, si evidenzia la scarsa attenzione a figure professionali altamente specializzate e trasversali quali ad esempio il personale qualificato nell’area

intelligence e la recentemente istituita “figura” del Joint Targeteer Nazionale come da direttiva interforze dello SMD.

NONOSTANTE IL CLIMA VACANZIERO AGOSTANO IL S.U.M. E’ SEMPRE ATTENTO A QUANTO AVVIENE IN PARLAMENTO. SEGUITECI. VI AGGIORNEREMO

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