Comunicato Stampa – Risorse non sono sufficienti

Comunicato Stampa – Risorse non sono sufficienti

S.U.M.: BUON PRIMO MAGGIO A TUTTO IL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE. PARLIAMO OGGI DI RINNOVO CONTRATTUALE CONCORDIAMO CON I COLLEGHI DELLE SIGLE SINDACALI CHE HANNO PARTECIPATO ALL’INCONTRO DI PALAZZO CHIGI, CHE AL DI LA’ DEI PROCLAMI POLITICI ROBOANTI, LE RISORSE STANZIATE NON SONO SUFFICIENTI. SERVONO SCELTE CORAGGIOSE!

C’è molta fretta di chiudere la contrattazione per il rinnovo del nuovo contratto triennale del Comparto, che ricordiamo è scaduto da 2 anni. Tuttavia, a fronte di proclami sentiti anche in occasione di visite ufficiali in Teatri Operativi ove operano i nostri colleghi e le nostre colleghe, le risorse stanziate per il rinnovo del contratto non sono sufficienti. E’ vero: “La Patria è Madre però anche quando riconosce economicamente il sacrificio professionale dei propri figli e delle proprie figlie e questo non avviene da tempo”.

Il Ministro della Pubblica Amministrazione ​ha confermato lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro per l’intero comparto, affermando che si tratta del massimo sforzo possibile in un momento di congiuntura economico finanziaria non favorevole. Nel web girano diverse tabelle che prevedono, presumono, immaginano gli aumenti riferiti al contratto facendo riferimento a un aumento medio di circa 160/190€ mensili lordi, che nella migliore delle ipotesi si tradurranno in circa 95/115 € mensili netti (in funzione del grado), pertanto poco distanti dagli aumenti attribuiti con i precedenti contratti e non adeguate a far fronte a un’inflazione a due cifre.

Concordiamo, con chi si è espresso favorevolmente per utilizzare tutte le risorse disponibili per aumentare il trattamento fisso, per assicurare il massimo incremento stipendiale. Di contro è necessario stanziare ulteriori risorse per l’aumento della parte accessoria. Aumento che deve principalmente interessare gli importi delle ore retribuite per le categorie economicamente più deboli che ricordiamo sono di pochi euro. Ma tante altre sono le misure da intraprendere in un’ottica futura per poter dare concretezza agli incrementi stipendiali.

Al fine di migliorare le condizioni del personale appartenente al comparto difesa e sicurezza si potrebbero adottare più manovre, quali:

• riformulare per tutto il comparto “difesa, sicurezza” le dinamiche di calcolo delle “addizionali comunali e regionali” in ragione del fatto che il personale militare e di Polizia è spesso impiegato in sedi diverse da quelle di residenza, e pertanto sarebbe più indicato addebitare le addizionali calcolandole sulla base della percentuale Nazionale e per le maggiorazioni previste dalla norma, su di una quota fissa, indipendentemente dal comune e regione di residenza, risultando così, l’imposta, uguale per tutto il personale. Tale procedimento risulterebbe comunque un miglioramento in fatto di “netto” mano per tutti i dipendenti in uniforme e tra le altre cose, annullerebbe quelle differenze di liquidità, anche di centinaia di euro, che attualmente si registrano tra chi è residente in una regione anziché in un’altra.

• migliorare le dinamiche salariali del personale che ha raggiunto i gradi apicali, attribuendo loro degli aumenti biennali calcolati e aggiornati sulla base del contratto in applicazione.

• togliere la percentuale massima del 50% di maggiorazione dell’impiego operativo in fatto di trascinamento, generando non solo un piccolo aumento costante che riconoscerebbe l’anzianità di servizio prestato, ma andrebbe a migliorare la contribuzione, migliorando perciò anche la parte pensionistica.

La realtà comunque è che l’orientamento intrapreso dal contratto in discussione così come perseguito, non adegua assolutamente il trattamento in godimento del personale parametrato al caro vita.

Ad oggi, causa inflazione e a tutte le manovre governative adottate dall’ultimo decennio ad oggi, (non dimentichiamoci del famoso “blocco stipendiale” degli anni 2011/2014, accusato soltanto dal personale parametrato), lo stipendio medio lordo si dovrebbe attestare intorno ai 3.400,00€ (annuale lordo di circa € 40.800,00), che si tradurrebbero in circa 2.350,00/2.450,00€ netto mano.

Nella considerazione che, (la motivazione è sempre la stessa), le risorse disponibili sono dichiarate non utili alla copertura finanziaria, il personale è disposto a collaborare con il governo a patto che si metta in programmazione tale adeguamento economico spalmando tali miglioramenti al 50% tra questo contratto in discussione ed il successivo.

Tali adeguamenti, si tradurrebbero in un miglioramento economico, finalmente sincero per tutto il personale.

#FollowersFB#CogitoErgoSum#followers#aeronauticamilitare#marinamilitare#carabinieri#esercitoitaliano#GuardiadiFinanzaGuido CrosettoGiorgia MeloniElly SchleinGiuseppe Conte Bruno Marton Dire.itSUM InterforzeCinzia Naro Emiliano Stornello Pasquale ChiacchioOsservatorio Salute e SicurezzaPasquale D’alterioFabio Barbaraci Antonello Arabia Elisabetta Trenta@fan più attivi

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