Comunicato Stampa – Operazione Strade Sicure

S.U.M.: ESPRIMIAMO FORTI PREOCCUPAZIONI PER LE CONDIZIONI LAVORATIVE E DI SERVIZIO DELLE NOSTRE COLLEGHE E DEI NOSTRI COLLEGHI IMPEGNATI NELL’OPERAZIONE STRADE SICURE. I NOSTRI DIRIGENTI NAZIONALI HANNO VISTO E HANNO ASCOLTATO LE TESTIMONIANZE DI CHI È IMPIEGATO A ROMA, NAPOLI E ALTRE CITTÀ ITALIANE. CHIEDIAMO UN INTERVENTO DEL MINISTRO.

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Siamo ben lontani dai tempi in cui il Ministro della Difesa, si recava presso il sito di Piazza della Repubblica per salutare e ringraziare il personale militare impiegato nell’operazione strade sicure. Operazione partita nel lontano 2008 e in un precedente nostro comunicato ci chiedevamo quanto le strade delle nostre città siano ad oggi realmente sicure dopo 16 anni di operazione.

Inoltre la politica mostrava interesse prevedendo UN INDAGINE CONOSCITIVA SULLE CONDIZIONI DEL PERSONALE MILITARE IMPIEGATO NELL’OPERAZIONE «STRADE SICURE»

http://documenti.camera.it/…/indice_stenografico.0003.html

Quello che abbiamo visto in giro è veramente preoccupante. Tutti stiamo soffrendo le altissime temperature proibitive, figuriamoci i nostri colleghi impiegati in questo genere di servizio. Il dress code a Napoli è votato al nostro culto della sofferenza. L’uso della tanto richiesta polo estiva è una chimera, a Capodichino, al Duomo di Napoli, nelle postazioni fisse, abbiamo visto i nostri colleghi grondanti di sudore, con uniforme con maniche abbassate, basco di lana nero in testa e giubbetto antiproiettile indossato (ma sembrerebbe privo delle piastre di protezione). Facendo riferimento alla normativa della sicurezza in ambienti lavorativi (il noto dlgs 81/08) dove, tra le altre cose, si parla di condizioni di microclima,di temperature, di comfort, ecc ecc…Ciò vuol dire che un militare impiegato all’esterno a 50 gradi (percepiti), è certamente sottoposto al c.d. disconfort con ripercussioni psicofisiche importanti. Il datore di lavoro (comandante di raggruppamento) che impiega tale personale in codeste attività ha l’obbligo di valutarne i rischi (colpi di calore, eccessiva stanchezza, stress, ecc) all’interno del proprio Documento di Valutazione dei Rischi e porre in essere tutte le misure di mitigazione per ridurre o addirittura annullare il rischio stesso. Per esempio , fornitura di bevande energetiche, turni più corti, abbigliamento adeguato. Anche i turni di servizio e le condizioni alloggiative sono mortificanti.

Vogliamo ricordare che nell’audizione allegata, venne riferito che il controllo dell’applicazione delle procedure di controllo dello stato di benessere del personale erano state accentrate a livello Stato Maggiore dell’Esercito. Chiederemo al Generale Masiello se tali disposizioni trovano riscontro anche adesso.

In maniera costruttiva, contiamo di essere convocati al più presto per questo board di confronto permanente con lo Stato Maggiore dell’Esercito, dove porteremo le nostre proposte a sostegno della salvaguardia della salute dei nostri colleghi.

Signor Ministro Crosetto, vada a sincerarsi delle condizioni lavorative delle sue donne e dei suoi uomini in servizio per la sicurezza dei nostri concittadini.

#FollowersFB#CogitoErgoSum#followers#SUM#VFI#esercitoitaliano @follower @fan più attivi Guido Crosetto Elisabetta Trenta Fabio Barbaraci Giorgia Meloni Pasquale D’alterio Giuseppe Conte Elly Schlein Cinzia Naro Donne in divisa Silvia Mari SIULM – Marina Militare Francesco Alberto Comellini VFI ESERCITO 2024

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