Comunicato Stampa – Il S.U.M chiede intervento per mitigare la morsa degli aumenti di canone degli alloggi di servizio. SERVIZIO: IL S.U.M. SCRIVE AL MINISTRO CROSETTO PER CHIEDERE UN INTERVENTO VOLTO A MITIGARE LA MORSA DEGLI AUMENTI DEGLI ALLOGGI DI SERVIZIO ASSEGNATI AL PERSONALE MILITARE DELLE FORZE ARMATE CONTRATTUALIZZATO. CON UN CONTRATTO SCADUTO DA PIU’ DI 600 GIORNI NON SI POSSONO TOLLERARE QUESTI AUMENTI INTERNI. Alcuni nostri iscritti ci hanno segnalato di avere ricevuto delle comunicazioni per l’aggiornamento ISTAT dei canoni degli alloggi di servizio per il periodo luglio 2023 – giugno 2024 e che gli importi saranno trattenuti a partire dal cedolino stipendiale di ottobre 2023 unitamente alla relativa quota di conguaglio calcolata per il periodo da luglio 2023 a settembre 2023. Infatti, come noto, ai sensi dell’art. 286 comma 1 del Decreto Legislativo n. 66/2010, il canone degli alloggi di servizio assegnati al personale militare delle Forze Armate, è aggiornato, annualmente, in misura pari al 75% della variazione accertata dall’istituto Nazionale di Statistica, dell’ammontare dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e impiegati (indice FOI), verificatasi nell’anno precedente (mese di giugno). Sulla Gazzetta Ufficiale n. 164 in data 25 luglio 2023, è stato pubblicato tale indice FOI riferito al mese di giugno 2023, il cui valore è pari a 6% .Pertanto, i canoni da corrispondere per gli alloggi di servizio, con decorrenza dal 1 luglio 2023, è aumentato del 4,5% del citato indice (75%). Pertanto, abbiamo ritenuto opportuno ricordare al ministro della Difesa On. Guido CROSETTO, che il rinnovo contrattuale è scaduto da circa 625 giorni, e che le indennità una tantum, pari all’1,5% degli stipendi, non consentono di mitigare gli effetti dell’inflazione (per fortuna oggi non più a due cifre), e a fronteggiare questo incremento dei prezzi dei canoni alloggiativi. Quindi, in attesa dell’apertura della nuova fase contrattuale, abbiamo chiesto al Ministro di intervenire con un autorevole intervento normativo, volto a flemmatizzare gli effetti del disposto normativo richiamato in premessa per il solo personale delle Forze Armate “contrattualizzato”. Non è possibile che da un lato viene corrisposta una indennità una tantum dell’1,5% dello stipendio bloccato da quasi due anni e dall’altra ti viene tolto il corrispettivo del 4,5% del canone di affitto. Sono tanti altri gli interventi che abbiamo chiesto e chiederemo, volti a migliorare il trattamento economico del nostro personale. Seguiteci e dateci fiducia, il S.U.M. è dalla vostra parte. #CogitoErgoSum #aeronauticamilitare #marinamilitare #carabinieri #esercitoitaliano #GuardiadiFinanza Guido Crosetto Giorgia Meloni Giuseppe Conte Elly Schlein Elisabetta Trenta Osservatorio Salute e Sicurezza @follower
Comunicato Stampa – Bando di concorso per 5 sottotenenti RS corpo sanitario SERVIZIO: E’ STATO BANDITO DALLA FORZA ARMATA ESERCITO IL CONCORSO PER TITOLI ED ESAMI PER L’ARRUOLAMENTO DI 5 SOTTOTENENTI PSICOLOGI CHE ANDRANNO A CONFLUIRE NEL RUOLO SPECIALE DEL CORPO SANITARIO. UN’OCCASIONE PERSA PER LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE GIÀ’ IN SERVIZIO, APPARTENENTE ALLE CATEGORIE GRADUATI O SOTTUFFICIALI. Quando le buone idee trovano delle ottime gambe per camminare e per affermarsi non può che gioire l’intera collettività, spesso però nonostante i buoni propositi, il buon senso non riesce a imporsi. Infatti, in occasione del webinar organizzato dal nostro sindacato avevamo lanciato l’idea e poi formulata la proposta, di potenziare l’organizzazione deputata al supporto psicologico delle Forze Armate, attraverso l’apertura ai concorsi per ufficiali psicologi a nomina diretta anche per quei colleghi appartenenti ad altre categorie (Graduati e Marescialli), che avevano conseguito per conto proprio la laurea in psicologia, destinando a essi una percentuale dei posti a concorso. In quella circostanza, acquisimmo una condivisione da parte dell’on. DEIDDA, allora membro della Commissione Difesa della Camera. Peraltro, la scelta di reclutare anche tra il personale in servizio costituisce valore aggiunto per l’esperienza professionale militare da questi maturata negli anni. Per correttezza dobbiamo riferire che tale possibilità non è preclusa, ma nessuno dei 5 posti a concorso è riservato a militari in servizio. Quest’ultimi potranno partecipare, avendo quale unico vantaggio un punteggio incrementale per gli anni di servizio prestato. Speravamo in un’apertura del I Reparto Reclutamento Affari Giuridici ed Economici del Personale dell’Esercito, così com’era stato paventato in occasione dell’incontro tecnico del 18 luglio scorso. Tuttavia, non demordiamo e riformuleremo la nostra proposta inviando un documento tecnico al citato Reparto, che comprenda anche altre attività concorsuali interne con possibile innalzamento del limite d’età e di alcune procedure concorsuali. Inoltre, troviamo anacronistica l’esistenza del Ruolo Speciale del Corpo sanitario, dove altre forze Armate hanno da anni scelto di creare un Ruolo Tecnico Logistico Unico. Anche questo costituirà motivo di approfondimento futuro da parte del S.U.M.. #CogitoErgoSum#aeronauticamilitare#marinamilitare#carabinieri#esercitoitaliano#GuardiadiFinanza Giorgia MeloniGiuseppe ConteGuido CrosettoElisabetta TrentaElly SchleinOsservatorio Salute e Sicurezza Per la visione si rimanda al sito concorsi difesa, al seguente link: https://concorsi.difesa.it/ei/nominadiretta/RS%20SAN%202023%20PSICO/Pagine/home.aspx [siteorigin_widget class=”WP_Widget_Media_Image”][/siteorigin_widget]
Comunicato Stampa – Agenzia Dire “Il caso Vannacci” https://www.dire.it/21-08-2023/945907-caso-generale-vannacci-sindacati-militari-liberta-di-pensiero/?fbclid=IwAR1VmLPdeXXFBndcylhdn5BCCr9cKUoDH2ftyBObTraqK2A7Nky_KyasyBM
Comunicato Stampa – Caso del Generale VANNACCI. Il Sindacato Unico dei Militari a favore della libertà di pensiero. SERVIZIO:CASO DEL GENERALE VANNACCI. IL SINDACATO UNICO DEI MILITARI A FAVORE DELLA LIBERTÀ PENSIERO. “ANCHE SE NON CONDIVIDESSI LE TUE IDEE, FAREI DI TUTTO PER CONSENTIRTI DI ESPRIMERLE”. Sulla vicenda che ha coinvolto il Generale Vannacci e il libro da lui scritto, “IL MONDO AL CONTRARIO” intendiamo esprimere la nostra posizione a favore della libertà di pensiero costituzionalmente garantita a tutti i cittadini della Nostra Repubblica. Con molta cautela non ci siamo uniti al coro del “CRUCIFIGE CRUCIFIGE OMO CHE SE FA REGE “, perché nonostante qualcuno abbia attribuito al generale manie di grandezza e discendenze regali o imperiali, riteniamo invece che uno dei passaggi incriminati sia un tentativo di esprimere le proprie idee sulla salvaguardia della nostra cultura. Quindi cosa abbiamo fatto? Abbiamo acquisito copia del libro e dopo averlo letto (sono 373 pagine) sinceramente abbiamo avuto qualche difficoltà a comprendere il perché di questa furia scatenata contro il generale Vannacci. Premettiamo che non condividiamo alcune posizioni del generale espresse nel suo libro, però riteniamo che anche queste contestualizzate all’interno dei capitoli in cui sono stati scritti non avevano connotazione offensiva e/o denigranti di alcune categorie o etnie. Anche il passaggio sulla pallavolista Egonu, non è un inno alla difesa della purezza razziale, ma un tentativo di affermare che la campionessa del volley non richiama i canoni tradizionali italici, dimenticando però che storicamente alcuni dei nostri illustri avi (imperatori, senatori romani, letterati) avevano origini puniche o nordafricane. Per coloro che chiedono a gran voce punizioni esemplari contro chi ha osato scalfire alcuni totem del pensiero unico, ricordiamo sinteticamente cosa prevede la normativa specifica applicata al personale militare (chiamata appunto Codice dell’Ordinamento Militare). L’applicazione della sanzione di stato della sospensione precauzionale dall’impiego per motivi disciplinari, non è a nostro avviso applicabile in quanto non riteniamo che i fatti contestati dagli strilloni di una parte della carta stampata, abbiano una tale rilevanza da richiedere la rimozione dal grado. Ci appare poi bipolare l’atteggiamento garantista a giorni alterni, di chi da una parte consente di progredire nella carriera a personaggi che sono stati rinviati a giudizio o addirittura condannati con sentenza grave passata in giudicato e dall’altra chiede pene esemplari per il reato di opinione. Sul fatto che potesse o non potesse manifestare le proprie idee in questo libro, a questo punto attendiamo la conclusione dell’indagine disciplinare annunciata giustamente dal Ministro Crosetto (avviare non significa condannare a priori) e che verrà condotta internamente da ufficiali generali di grado superiore a quello dell’interessato (cioè generale di corpo d’armata). Ma ricordiamo che in ogni caso la parola definitiva su questa vicenda potrà essere data, a garanzia del generale VANNACCI, dagli organi della giustizia Amministrativa nazionali che in alcuni recenti casi hanno ribaltato i giudizi espressi in sede disciplinare. È possibile che il generale VANNACCI abbia informato i propri superiori in merito alla pubblicazione del libro. Se qualcuno avesse ravvisato gli estremi per in infrazione disciplinare forse avrebbe potuto “fermare” l’azione del generale. In merito poi alla anormalità del generale Vannacci (da lui stesso espressa nel libro), ci piace ricordarlo come Comandante in Teatro Operativo (Iraq), nominato datore di lavoro, si prodigò per la tutela della salute del proprio personale, sulla possibile esposizione a agenti a rischio per la salute (si faceva riferimento a possibile uranio impoverito), entrando in contrasto con i Vertici Militari di allora (che sono poi gli stessi di oggi). In quella circostanza venne ascoltato dall’allora Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che ne tutelò l’azione. In sintesi, come Sindacato Unico dei Militari ci poniamo dalla parte di chi difende il sacrosanto diritto di esprimere la propria libertà di pensiero e/o di scelta. Lo abbiamo fatto difendendo i nostri colleghi che sono stati sospesi dall’attività lavorativa per non avere aderito all’obbligo vaccinale e lo faremo sempre per difendere i diritti costituzionalmente riconosciuti dei nostri colleghi di qualsiasi grado o appartenenti a qualsivoglia categoria. Forse tutto questo clamore si sarebbe potuto evitare se qualcuno avesse fatto un’analisi testuale dei brani incriminati e li avesse contestualizzati nei capitoli di riferimento. Alla fine ci torna utile ricordare una massima del grande maestro Andrea Camilleri “Non basta leggere, bisognerebbe anche capire. Ma questo è un lusso che non tutti possono permettersi”. [siteorigin_widget class=”WP_Widget_Media_Image”][/siteorigin_widget]
Comunicato Stampa – Fare delle scelte professionali costruttive non può essere una condanna alla sofferenza. LAVORO: SINDACATO UNICO DEI MILITARI. FARE DELLE SCELTE PROFESSIONALI COSTRUTTIVE NON PUÒ ESSERE UNA CONDANNA ALLA SOFFERENZA. SIAMO BEN CONSAPEVOLI CHE ESISTE IL PRINCIPIO FONDAMENTALE DELL’EFFICIENZA DELLA FORZA ARMATA, MA QUESTO NON DOVREBBE SCHIACCIARE LE ESIGENZE DEL SINGOLO. Ci eravamo fatti portavoci delle istanze dei nostri iscritti appartenenti ai c.d. Marescialli nuovo iter, presentando un documento al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e rinnovando le istanze dei colleghi anche in presenza del Capo Dipartimento Impiego del Personale. Avevamo poi nei giorni scorsi registrato un positivo cambio di policy del citato DIPE, a favore della tutela della genitorialitá per le prime assegnazioni dei Graduati. Tuttavia non possiamo non evidenziare l’ennesima beffa perpetrata nei confronti di colleghi appartenenti ai Marescialli Nuovo Iter sull’ assegnazione a seguito della frequenza del Corso di Branca presso le sedi stanziate nella Capitale. Continua a pesare come un macigno, appartenere al ruolo dei Marescialli Nuovo Iter. A farne le spese stavolta, è stato un nostro collega, che nonostante 24 anni di servizio alle spalle e la segnalazione di una situazione familiare alquanto drammatica confermata dai documenti ufficiali di un tribunale, in cui è stato sancito un affidamento condiviso della minore con la ex coniuge e la possibilità di incontro di due giorni feriali con il padre, con possibilità di intervento dei servizi sociali, qualora la minore dovesse mostrare ostinazione, è stato confermato in attività di reimpiego con trasferimento in una sede gravosa dal punto di vista economico finanziario, aggravata da un eventuale pendolarismo per poter adempiere ai doveri di padre. Quindi, se da una parte lo Stato Maggiore dell’Esercito, con il suo Reparto Affari Giuridici del Personale interviene per evidenziare e rilevare attraverso dei test quegli elementi che possano creare stress e situazioni a rischio per l’equilibrio psicologico del personale, dall’altra invece sembrerebbe quasi che ci sia un accanimento nei confronti della tanto decantata (a parole) risorsa strategica rappresentata dal personale. Ed è per questo che rinnoviamo l’intendimento (peraltro proposto da altra sigla sindacale) di essere ascoltati dai Reparti dello SME, che in maniera coordinata e olistica possano trattare realmente le problematiche del personale. Inoltre, auspichiamo in un repentino intervento da parte del Dipartimento Impiego, sui suggerimenti ufficialmente inoltrati atti ad alleviare questo “supplizio” chiamato Corso di Branca. #Cogitoergosum #aeronauticamilitare #marinamilitare #carabinieri #esercitoitaliano #guardiadifinanza #osservatoriosalutesicurezza Guido Crosetto Giorgia Meloni Giuseppe Conte Elly Schlein Elisabetta Trenta Sofferenza individuale
RUBRICA ESTIVA: LE PERLE DEL S.U.M.. INIZIAMO OGGI LA RUBRICA ESTIVA: LE PERLE DEL S.U.M.. Oggi risponderemo alla domanda, cosa significa Sindacato Giallo? È un sindacato che si è rivolto all’esperto armocromatico per avere maggiore appeal per nuovi iscritti? 🔴Risposta sbagliata! È un sindacato di comodo ( detto appunto sindacato giallo nel linguaggio comune) quell’associazione sindacale costituita e sostenuta dal datore di lavoro e dalle loro associazioni. L’esistenza di tali organizzazioni è vietata dalla legge in quanto comprime la libertà sindacale e ne limita gli spazi per un’attività e un’organizzazione effettivamente genuina. I modi in cui i datori di lavoro sostengono i sindacati di comodo sono molteplici e difficilmente tipizzabili. L’esperienza offre una serie di esempi, che vanno dal finanziamento vero e proprio al più semplice, e meno grave, favoreggiamento, che comporta maggiori problemi per l’individuazione da parte del giudice. Ciò che comunque deve essere individuato, e che il nostro ordinamento ritiene strumento antigiuridico, è il rapporto di asservimento del sindacati di comodo al datore di lavoro. 🔝🟢Risposta corretta! Valutate con calma se tra le neo costituite APCSM, qualcuna abbia la tendenza all’armocromia estate con giallo predominante!
Comunicato Stampa – Grande Vittoria in difesa di un nostro iscritto LAVORO: SINDACATO UNICO DEI MILITARI GRANDE VITTORIA IN DIFESA DI UN NOSTRO ISCRITTO. GRAZIE ALLA PROFESSIONALITÀ DEI MEMBRI DEL NOSTRO DIPARTIMENTO LEGALE L’INCHIESTA FORMALE A CARICO DELL’INTERESSATO SI È CONCLUSA SENZA ADOZIONE DI SANZIONI DI STATO A CARICO. Il Dipartimento Legale del Sindacato Unico dei Militari ha inanellato l’ennesimo successo nella tutela legale dei propri iscritti. Un nostro collega, sottoposto a inchiesta formale è stato difeso in maniera autorevole, da un membro del nostro Dipartimento Legale nella citata attività stragiudiziale. Grazie al nostro intervento l’inchiesta formale si era conclusa con la relazione finale dell’Ufficiale inquirente il quale aveva rilevato che gli addebiti contestati non sono risultati fondati. Infine la Direzione Generale per il Personale Militare, visto che l’inchiesta formale disciplinare non aveva permesso di accertare, al di là di ogni ragionevole dubbio, la fondatezza degli addebiti contestati e che non sussistevano ulteriori elementi suscettibili di valutazione disciplinare, ha decretato di definire la vicenda senza adozioni di sanzioni di stato. Non possiamo, come sindacato che esprimere la nostra soddisfazione per il risultato raggiunto in difesa di un nostro iscritto. Con il S.U.M. nessuno deve rimanere indietro. I nostri team di esperti nel campo legale, medico legale, della sicurezza in ambienti lavorativi e altro, sono a disposizione dei nostri iscritti per supportarli in ogni momento. Iscrivetevi al S.U.M. e i vostri problemi saranno i nostri. Siamo un sindacato interforze, e nonostante il gentil pensiero di qualcuno, siamo fieri di questa scelta che consente di affrontare qualsiasi tematica in ottica joint (interforze). #Cogitoergosum #wearethechampions #aeronauticamilitare #marinamilitare #carabinieri #esercitoitaliano #guardiadifinanza We’ll keep on fighting to the end….. no time for loosers! https://youtube.com/clip/UgkxnltyPUQxePfFGIneJHnLEEuyhH5r5d3-
S.U.M. – Sempre al Tuo Fianco – Grazie ai nostri colleghi del Corpo dei Vigili del Fuoco Un grazie ai nostri colleghi del Corpo dei Vigili del Fuoco che si stanno prodigando per proteggere le nostre città dagli incendi appiccati da delinquenti. Con loro condividiamo l’appartenenza allo stesso comparto tanto retoricamente esaltato ma dimenticato in termini di riconoscimenti economici. Rinnovo del contratto subito. #CogitoErgoSum #esercitoitaliano #aeronauticamilitare #marinamilitare #carabinieri #guardiadifinanza Guido Crosetto Giorgia Meloni Elisabetta Trenta Giuseppe Conte [siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widget_LayoutSlider_Widget”][/siteorigin_widget]
Comunicato Stampa – Schepis (Sum): “I sindacati militari sono un traguardo per l’Italia” Tra le principali sfide da affrontare il rinnovo del contratto, gli alloggi e la previdenza. Si rimanda al sito dell’Agenzia Nazionale Dire: https://www.dire.it/25-07-2023/940105-video-schepis-sum-i-sindacati-militari-sono-un-traguardo-per-litalia/
Comunicato Stampa – Operatività Sindacale “maratona ad ostacoli” LAVORO: Sindacato Unico dei Militari. Con il provvedimento adottato ieri dal Governo, hanno spostato ulteriormente il traguardo di questa maratona ad ostacoli. Abbiamo letto, il comunicato stampa di Palazzo Ghigi, dove si evidenzia che “Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei Ministri della difesa, Guido Crosetto e della pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha approvato un disegno di legge recante disposizioni in materia di associazioni professionali a carattere sindacale tra militari e di revisione dello strumento militare nazionale, nonché di termini legislativi. Per la difesa il testo consente al Governo di esercitare le deleghe legislative previste: dall’articolo 9, comma 15 della legge n. 46 del 2022, in materia di definizione delle limitazioni all’esercizio delle libertà sindacali per il personale militare impiegato in attività operativa, addestrativa, formativa ed esercitativa, anche fuori del territorio nazionale, inquadrato in contingenti o a bordo di unità navali ovvero distaccato individualmente. dall’articolo 9, comma 1, lettere b), d), e), f), g) e h) della legge n. 119 del 2022, in materia di revisione dello strumento militare nazionale, in scadenza il prossimo 28 agosto 2023. Nel dettaglio, l’articolo 1 proroga da diciotto a trenta mesi il termine che delega il governo ad adottare un decreto legislativo per disciplinare particolari limitazioni all’esercizio dell’attività di carattere sindacale da parte del personale impiegato in attività operativa, addestrativa, formativa ed esercitativa, al fine di consentire l’esercizio e la tutela dei diritti sindacali del personale militare salvaguardando le preminenti esigenze di funzionalità, sicurezza e prontezza operativa correlate alle specifiche operazioni militari. In conseguenza di tale proroga la scadenza per esercitare la delega sarà il 27 novembre 2024.L’articolo 2 delega il Governo ad adottare, entro 24 mesi dall’entrata in vigore del provvedimento, uno o più decreti legislativi per la revisione dello strumento nazionale militare.”. Ci chiediamo, perché questo ulteriore ritardo? La spiegazione è nel fatto che il decreto legislativo di cui all’articolo 1, prevede che debbano essere sentite le associazioni sindacali “rappresentative” e come ha detto il Ministro, queste saranno stabilite al 31 dicembre 2023. Però su quest’ultimo aspetto, non possiamo sottacere la disparità di trattamento riservato alle varie sigle sindacali per la tempistica di approvazione dello statuto e relativa iscrizione all’albo, nonché dell’individuazione del Codice Meccanografico delle deleghe da parte del MEF. Per il nostro sindacato tale processo è durato più di 5 mesi, andando a inficiare sulla piena operatività e la possibilità di fare “proselitismo”. Poi non si comprende per quale motivo, con decretazione d’urgenza non si potesse disciplinare la possibilità di ascoltare le associazioni sindacali (anche non ancora pienamente rappresentative) anche per il provvedimento di revisione della legge Di Paola, che andrà a incidere sulle vite del nostro personale. Sulla diversità di trattamento tra Associazioni sindacali, abbiamo da tempo scritto al Ministro CROSETTO, per avere lumi sulla legittimità della doppia funzione svolta in seno alla rappresentanza. Cogito ergo sum [siteorigin_widget class=”SiteOrigin_Widget_Slider_Widget”][/siteorigin_widget]