S.U.M.: ENNESIMA VITTORIA DEL NOSTRO DIPARTIMENTO LEGALE. UN NOSTRO ISCRITTO CHE AVEVA PRECEDENTEMENTE RICOPERTO INCARICHI NON DIRETTIVI E ELETTIVI NON VIENE SANZIONATO DAL COMANDANTE DI CORPO. ^^^^^^ Su segnalazione del comando superiore, era stato avviato un procedimento disciplinare, per mancata sussistenza dei requisiti previsti dalla legge, contro un nostro iscritto che aveva ricoperto in precedenza incarichi non direttivi né elettivi nel sindacato. Il nostro collega ha prontamente attivato il Dipartimento Legale che ha elaborato una memoria difensiva al riguardo. Il Comandante di corpo, in maniera equilibrata, ha esaminato i fatti, ha sentito il parere della Commissione di disciplina e ha quindi ritenuto equo non infliggere alcun provvedimento disciplinare di corpo. Siamo molto contenti che grazie alla tutela legale GRATUITA garantita dal SUM il nostro collega sia venuto fuori incolume da questa spiacevolissima vicenda. Ringraziamo anche il comandante di corpo che con la sua illuminata azione ha esercitato con equilibrio la potestà sanzionatoria conferitagli dalla legge Avanti così con il S.U.M.. #FollowersFB#CogitoErgoSum#followers#SUM#esercitoitaliano#aeronauticamilitare#marinamilitare#carabinieri @fan più attivi Guido CrosettoElisabetta TrentaFabio BarbaraciPasquale D’alterioAntonello ArabiaFrancesco Alberto ComelliniOsservatorio Salute e Sicurezza
S.U.M.: ENTRIAMO IN PARLAMENTO. PRESENTATA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DAL SENATORE MARTON IN MERITO A UNA TEMATICA EVIDENZIATA DAL S.U.M. E PRECEDENTEMENTE DA ALTRA SIGLA SINDACALE, RIGUARDANTE IL PERSONALE MILITARE DEL COMANDO NRDC DI SOLBIATE OLONA, CHE PRESTA SERVIZIO A MENSA, AI QUALI L’AMMINISTRAZIONE HA QUANTIFICATO LA RESTITUZIONE DI SOMME ANCHE COSPICUE PER LA CONSUMAZIONE DEI PASTI. PARADOSSI DELLA NOSTRA AMMINISTRAZIONE. SPERIAMO CHE SI RISOLVA AL PIÙ PRESTO QUESTA ROCAMBOLESCA VICENDA. leggi l’interrogazione. Iscriviti al S.U.M., la tua fiducia la nostra forza! #FollowersFB#CogitoErgoSum#followers#aeronauticamilitare#SUM#esercitoitaliano#marinamilitare#carabinieri#GuardiadiFinanzaGuido Crosetto @fan più attivi Elisabetta TrentaGiuseppe ConteElly SchleinPasquale ChiacchioOsservatorio Salute e SicurezzaGiorgia MeloniAntonello ArabiaFabio BarbaraciPasquale D’alterio
S.U.M.: GIORNATA INTENSA E DENSA DI IMPEGNI PER LA DIRIGENZA DEL SINDACATO UNICO DEI MILITARI. Come preannunciato, la giornata odierna è stata caratterizzata dai tanti impegni che hanno interessato i dirigenti del Sindacato Unico dei Militari. Un team regionale e’ stato impegnato con le assemblee di reparto alla Scuola di Cavalleria di Lecce e alla Brigata Pinerolo di Bari. Doppio impegno nella Capitale con il proficuo confronto con il nuovo Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di corpo d’Armata Carmine Masiello e la prima udienza presso il TAR Lazio per il ricorso presentato dalla nostra sigla sindacale avverso i criteri individuati per il calcolo della rappresentatività. In quest’ultimo caso, avendo rinunciato alla sospensiva, il TAR ha fissato l’udienza per pronunciarsi nel merito il 9 luglio prossimo. Anche per quella data saremo presenti in Via Flaminia a Palazzo Nervi. Per quanto riguardo l’incontro con il Capo di SME, abbiamo apprezzato la schiettezza e l’incisività del suo intervento volto anche a rimarcare la disponibilità e apertura al dialogo con le APCSM di Forza Armata, nel rispetto dell’alveo normativo tracciato dal Codice dell’Ordinamento Militare. E’ stata un’occasione (speriamo che sia la prima di una lunga serie) per confermare la disponibilità al dialogo, sui tanti temi rimasti in sospeso. Abbiamo chiesto la convocazione dei tavoli allora preannunciati su: SPECIFICITÀ; TRATTAMENTO ECONOMICO E SITUAZIONE ALLOGGIATIVA DEL PERSONALE IMPEGNATO IN STRADE SICURE; SERVIZIO VETTOVAGLIAMENTO DI FORZA ARMATA. Sul primo tema, oggetto del nostro convegno dell’11 aprile scorso, abbiamo confermato la nostra disponibilità al confronto, evidenziando che tale principio non può intaccare quei dei diritti costituzionalmente riconosciuti di cura del disabile, dei minori. Siamo tutti consapevoli che la situazione geopolitica contingente costituisce forte richiamo ai nostri doveri e alla conferma del giuramento prestato, ma riteniamo che in condizioni normali, non si può derogare a preservare i nostri affetti più cari. Inoltre è stata riportata la situazione di malessere trasversale tra categorie creato dall’ultima circolare sull’impiego del personale. Seguiteci per tenervi aggiornati. #FollowersFB#CogitoErgoSum#followers#SUM#esercitoitaliano @fan più attivi Guido CrosettoElisabetta Trenta
Morti improvvise per il Covid. Serve un censimento! Cliccate nel link in basso per aprire l’intervista.
S.U.M.: DALLA LETTURA DI ALCUNE TESTATE GIORNALISTICHE NAZIONALI EMERGONO LE PRIME INDISCREZIONI SULLO SCHEMA DI DECRETO LEGGE RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ASSOCIAZIONI SINDACALI MILITARI. PREOCCUPATI CHE I NUOVI PROVVEDIMENTI NON FAVORISCANO IL PROCESSO DI COMPLETAMENTO NORMATIVO VOLTO A GARANTIRE LA PIENA OPERATIVITÀ DELLE APCSM DELLE FORZE ARMATE. Sembrerebbe infatti che al fine di consentire il pieno svolgimento dell’attività a carattere sindacale e la partecipazione alle procedure di contrattazione del comparto difesa-sicurezza, sono stati attribuiti alle APCSM per l’anno 2024, i distacchi e permessi retribuiti, in ragione di un distacco ogni quattromila unità di personale e di un’ora annua di permesso retribuito ogni due unità di personale. Alla ripartizione dei distacchi e dei permessi si provvederà con Decretazione Ministeriale. Fino all’adozione di tale decreto le APCSM fruiscono delle ore di permesso calcolate in ragione di un dodicesimo per ogni mese di funzionamento. Agli oneri derivanti dall’attuazione del presente comma, pari a euro 6.709.920, di cui euro 3.388.666 per le Forze armate, euro 2.165.788 per l’Arma dei carabinieri e euro 1.155.466 per la Guardia di finanza, si provvede per l’anno 2024 mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2024- 2026, nell’ambito del Programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2024. Non in linea con quanto stabilito precedentemente, il periodo transitorio previsto fino al 2029 con 3 anni di riduzione del 2% (2022-2025) e 4 anni di riduzione del 1% (2025-2029), si abbassa a 2 anni (2022-2024) del 2%, e quindi dall’anno prossimo e non fino al 2029 ma fino al 2027 servirà il 3% per singola forza armata per essere rappresentativo. Sembrerebbe poi che nella bozza del decreto abbiano previsto una norma transitoria che stabilisce che le APCSM potranno avere la rappresentanza esclusiva di: a) ufficiali generali e ammiragli, che rivestono i gradi di generale di brigata, generale di divisione, generale di corpo d’armata, generale e gradi corrispondenti; b) ufficiali superiori, che rivestono i gradi di maggiore, tenente colonnello, colonnello e gradi corrispondenti. Se questi provvedimenti dovessero essere confermati, ci si troverebbe in presenza di un possibile ostacolo lungo il percorso di completamento del quadro normativo di riferimento per l’attuazione della piena operatività della APCSM delle Forze Armate, con particolari penalizzazioni per quelle che al momento non hanno raggiunto il livello di rappresentatività. #FollowersFB#CogitoErgoSum#followers#aeronauticamilitare#SUM#marinamilitare#carabinieri#esercitoitaliano#GuardiadiFinanza @fan più attivi Guido Crosetto Elisabetta Trenta Giuseppe Conte Fabio Barbaraci.
SINDACATO UNICO DEI MILITARI: IL S.U.M SCRIVE AL MINISTRO DELLA DIFESA, MANIFESTANDO PREOCCUPAZIONE PER LE NOTIZIE RIGUARDANTI GLI EFFETTI COLLATERALI AMMESSI IN TRIBUNALE DA ASTRAZENECA. CHIESTO UNO SCREENING SANITARIO PER TUTELARE LA SALUTE DEI MILITARI OBBLIGATI A VACCINARSI CON ASTRAZENECA. Abbiamo appreso con preoccupazione, dalla lettura di alcune testate giornalistiche che “la casa farmaceutica AstraZeneca, che un anno fa negava con decisione, ammette in tribunale che il suo preparato contro il Covid può provocare trombosi”. Pertanto abbiamo deciso di scrivere al Ministro della Difesa e all’Ispettorato Generale della Sanità rilevando preliminarmente che i farmaci suppostamente anti SARS COV2 prodotti da Pfizer, Moderna, Johnson, etc., oggetto dell’obbligo imposto ex art. 4 del d.l. 44-2021, furono a suo tempo, autorizzati con procedura centralizzata ed immessi in commercio come “vaccini”, e nel caso specifico di ASTRAZENECA con Determina dell’AIFA n. 18/2021. Inoltre, con il Decreto-legge n. 172 del 26 novembre 2021, venne introdotto l’obbligo vaccinale al personale del comparto della difesa, sicurezza e soccorso pubblico, e che la vaccinazione costituiva requisito essenziale per svolgere l’attività lavorativa. Tutti ricordiamo che dall’inadempimento veniva determinata l’immediata sospensione dal diritto di svolgere l’attività lavorativa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, ma per il periodo di sospensione, non erano dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominati. La stragrande maggioranza dei nostri colleghi, furono quindi costretti a adempiere all’obbligo vaccinale. Fin dall’inizio, venne deciso che AstraZeneca venisse impiegato per la vaccinazione di massa di personale appartenente al settore scolastico e alle forze armate e forze di polizia. Successivamente, dopo i tanti casi di effetti collaterali e decessi post vaccinazione, Aifa decise di estendere in via precauzionale e temporanea il divieto dell’uso di AstraZeneca su tutto il territorio nazionale, in attesa del pronunciamento dell’EMA. A seguito della già menzionata sospensione, il personale militare venne sottoposto a vaccinazione con l’uso di altri farmaci, in alcuni casi addirittura tre differenti. Per quanto suindicato, nella considerazione che sono state registrate anche recentemente delle “morti improvvise” di personale militare, in età anche giovane, è stato chiesto: •di acquisire eventuali dati statistici di morti premature e in tale campione la correlazione fra decessi di personale in servizio e loro stato vaccinale in merito alla somministrazione di farmaci c.d. anti-covid; •se in ambito Ministero della Difesa sia stato effettuato un censimento delle morti improvvise dal 2017 ad oggi (seguendo quanto già effettuato dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione di Sanità) e quali siano gli eventuali risultati; •se in ambito Ministero della Difesa, risultino delle pratiche risarcitorie nei confronti di personale militare che ha subito dei danni collaterali post vaccinazione, ai sensi di quanto previsto dalla legge art.210 Legge del 25 febbraio 1992 , n. 210 recante norme in materia di Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati, riservandosi, previa verifica dei presupposti giuridico – sanitari, impiegando le risorse finanziarie che l’allora Governo DRAGHI ha stanziato, con il decreto ristori, per pagare chiunque avesse riportato, a causa di vaccinazioni per il COVID 19, lesioni o infermità, dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell’integrità psico-fisica, riconoscendo il diritto ad un indennizzo da parte dello Stato; •se alla luce di quanto emerso con AstraZeneca, sia intendimento del Ministero della Difesa, acquisire da AIFA, attraverso i competenti organi della Sanità Militare, le risultanze del dovuto deposito di sicurezza e efficacia per Pfizer e Moderna, i cui termini sono scaduti a dicembre 2023. In virtù poi, dei recenti casi di effetti avversi verificatesi in personale sano e in condizioni ottimali di salute, al fine di tutelare l’integrità fisica del personale del comparto, si chiede altresì di prevedere uno screening per tutto il personale militare sottoposto obbligatoriamente a vaccinazione, volto a scongiurare eventuali eventi avversi a seguito delle già menzionate somministrazioni obbligatorie. Vi aggiorneremo sulle risultanze delle risposte che riceveremo dagli organi competenti. #CogitoErgoSum#FollowersFB#followers#esercitoitaliano#aeronauticamilitare#marinamilitare#carabinieri#GuardiadiFinanza#SUM @fan più attivi Guido CrosettoElisabetta TrentaGiorgia MeloniElly SchleinGiuseppe ContePasquale ChiacchioFabio BarbaraciPasquale D’alterioAntonello ArabiaFrancesco Alberto ComelliniOsservatorio Salute e SicurezzaEmiliano StornelloCinzia Naro Bruno Marton Francesco D’AmbraSUM Interforze
Auguri a tutto il personale in servizio e in congedo della Nostra Forza Armata. Come riportato dallo Stato Maggiore dell’Esercito, dalle ore 10.30 è possibile seguire la diretta della cerimonia militare, che si svolgerà presso l’ippodromo “Generale Pietro Giannattasio” sul sito dell’Esercito all’indirizzo : https:www.esercito.difesa.it/Pagine/3maggio2024.aspx per la versione mobile e https://www.esercito.difesa.it/Pagine/3-maggio-2024.aspx per la versione Desktop. Il S.U.M. sarà presente con il Segretario Generale Pasquale Chiacchio.
S.U.M. – SINDACATO UNICO DEI MILITARI: SI È CONCLUSO IL 3^ GIRO DI ELEZIONI. SEMPRE NEL SEGNO DELLA DEMOCRATICITÁ E TRASPARENZA. ENTRANO NUOVE CARICHE DIRIGENZIALI DEL DIRETTIVO REGIONALE PIEMONTE E SICILIA. NUOVI SEGRETARI DI REPARTO SUI TERRITORI. Con grande adesione dei votanti coinvolti, si sono concluse le nuove elezioni del S.U.M. con l’elezione di dirigenti del Direttivo Regionale Piemonte e Sicilia nelle cariche di: – Segretario Regionale Piemonte Michele Bordonaro – Vice Segretario Regionale Sicilia Vincenzo Pace Aumenta la capillarità di base territoriale con i neo Segretari di Reparto eletti presso gli Enti: – 8° Reggimento bersaglieri – Centro di selezione VFP1 – RGT Logistico Taurinense Proprio quest’ ultimi importantissimi per seguire da vicino le vicissitudini dei colleghi presso i reparti. Ringraziamo i colleghi che si sono messi in gioco, a loro facciamo un grosso in bocca al lupo. L’occasione è propizia per informare tutti gli iscritti…… che il S.U.M. cresce e diventa più forte….e perché no…..chi vuole può essere anche di più di un semplice iscritto. #CogitoErgoSum#followers#esercitoitaliano#FollowersFBGuido CrosettoGiorgia MeloniElly SchleinGiuseppe ConteElisabetta Trenta @fan più attivi Fabio BarbaraciPasquale D’alterio Antonello Arabia Francesco Alberto Comellini Emiliano Stornello Pasquale ChiacchioCinzia Naro
S.U.M.: BUON PRIMO MAGGIO A TUTTO IL PERSONALE DELLE FORZE ARMATE. PARLIAMO OGGI DI RINNOVO CONTRATTUALE CONCORDIAMO CON I COLLEGHI DELLE SIGLE SINDACALI CHE HANNO PARTECIPATO ALL’INCONTRO DI PALAZZO CHIGI, CHE AL DI LA’ DEI PROCLAMI POLITICI ROBOANTI, LE RISORSE STANZIATE NON SONO SUFFICIENTI. SERVONO SCELTE CORAGGIOSE! C’è molta fretta di chiudere la contrattazione per il rinnovo del nuovo contratto triennale del Comparto, che ricordiamo è scaduto da 2 anni. Tuttavia, a fronte di proclami sentiti anche in occasione di visite ufficiali in Teatri Operativi ove operano i nostri colleghi e le nostre colleghe, le risorse stanziate per il rinnovo del contratto non sono sufficienti. E’ vero: “La Patria è Madre però anche quando riconosce economicamente il sacrificio professionale dei propri figli e delle proprie figlie e questo non avviene da tempo”. Il Ministro della Pubblica Amministrazione ha confermato lo stanziamento di 1,5 miliardi di euro per l’intero comparto, affermando che si tratta del massimo sforzo possibile in un momento di congiuntura economico finanziaria non favorevole. Nel web girano diverse tabelle che prevedono, presumono, immaginano gli aumenti riferiti al contratto facendo riferimento a un aumento medio di circa 160/190€ mensili lordi, che nella migliore delle ipotesi si tradurranno in circa 95/115 € mensili netti (in funzione del grado), pertanto poco distanti dagli aumenti attribuiti con i precedenti contratti e non adeguate a far fronte a un’inflazione a due cifre. Concordiamo, con chi si è espresso favorevolmente per utilizzare tutte le risorse disponibili per aumentare il trattamento fisso, per assicurare il massimo incremento stipendiale. Di contro è necessario stanziare ulteriori risorse per l’aumento della parte accessoria. Aumento che deve principalmente interessare gli importi delle ore retribuite per le categorie economicamente più deboli che ricordiamo sono di pochi euro. Ma tante altre sono le misure da intraprendere in un’ottica futura per poter dare concretezza agli incrementi stipendiali. Al fine di migliorare le condizioni del personale appartenente al comparto difesa e sicurezza si potrebbero adottare più manovre, quali: • riformulare per tutto il comparto “difesa, sicurezza” le dinamiche di calcolo delle “addizionali comunali e regionali” in ragione del fatto che il personale militare e di Polizia è spesso impiegato in sedi diverse da quelle di residenza, e pertanto sarebbe più indicato addebitare le addizionali calcolandole sulla base della percentuale Nazionale e per le maggiorazioni previste dalla norma, su di una quota fissa, indipendentemente dal comune e regione di residenza, risultando così, l’imposta, uguale per tutto il personale. Tale procedimento risulterebbe comunque un miglioramento in fatto di “netto” mano per tutti i dipendenti in uniforme e tra le altre cose, annullerebbe quelle differenze di liquidità, anche di centinaia di euro, che attualmente si registrano tra chi è residente in una regione anziché in un’altra. • migliorare le dinamiche salariali del personale che ha raggiunto i gradi apicali, attribuendo loro degli aumenti biennali calcolati e aggiornati sulla base del contratto in applicazione. • togliere la percentuale massima del 50% di maggiorazione dell’impiego operativo in fatto di trascinamento, generando non solo un piccolo aumento costante che riconoscerebbe l’anzianità di servizio prestato, ma andrebbe a migliorare la contribuzione, migliorando perciò anche la parte pensionistica. La realtà comunque è che l’orientamento intrapreso dal contratto in discussione così come perseguito, non adegua assolutamente il trattamento in godimento del personale parametrato al caro vita. Ad oggi, causa inflazione e a tutte le manovre governative adottate dall’ultimo decennio ad oggi, (non dimentichiamoci del famoso “blocco stipendiale” degli anni 2011/2014, accusato soltanto dal personale parametrato), lo stipendio medio lordo si dovrebbe attestare intorno ai 3.400,00€ (annuale lordo di circa € 40.800,00), che si tradurrebbero in circa 2.350,00/2.450,00€ netto mano. Nella considerazione che, (la motivazione è sempre la stessa), le risorse disponibili sono dichiarate non utili alla copertura finanziaria, il personale è disposto a collaborare con il governo a patto che si metta in programmazione tale adeguamento economico spalmando tali miglioramenti al 50% tra questo contratto in discussione ed il successivo. Tali adeguamenti, si tradurrebbero in un miglioramento economico, finalmente sincero per tutto il personale. #FollowersFB#CogitoErgoSum#followers#aeronauticamilitare#marinamilitare#carabinieri#esercitoitaliano#GuardiadiFinanzaGuido CrosettoGiorgia MeloniElly SchleinGiuseppe Conte Bruno Marton Dire.itSUM InterforzeCinzia Naro Emiliano Stornello Pasquale ChiacchioOsservatorio Salute e SicurezzaPasquale D’alterioFabio Barbaraci Antonello Arabia Elisabetta Trenta@fan più attivi
SINDACATO UNICO DEI MILITARI: LE IMMAGINI DI FRANCO DI MARE A CHE TEMPO CHE FA DI FAZIO CI RICONDUCONO AI TANTI COLLEGHI CHE SI SONO AMMALATI IN TEATRO OPERATIVO E CHE ANCORA OGGI ASPETTANO GIUSTIZIA DALL’AMINISTRAZIONE. MASSIMA SOLIDARIETÀ A FRANCO DI MARE, ABBANDONATO DAI VERTICI RAI. ATTENDIAMO CON ANSIA GLI ESITI DELLA COMMISSIONE INTERNA ISTITUITA DAL MINISTRO CROSETTO. Tutti abbiamo visto il giornalista Rai Franco Di Mare che collegato con Fabio Fazio durante la trasmissione Che Tempo che Fa, ha rivelato di avere un mesotelioma, di cui si sarebbe ammalato durante il periodo da inviato nei Teatri Operativi, al fianco dei nostri soldati, per la Tv di Stato. Di Mare ha raccontato che, al momento della prima diagnosi, il suo medico gli ha parlato di un «mesotelioma aggressivo, di alto grado». Il giornalista oggi 68enne si è collegato con Fabio Fazio con un respiratore automatico «che mi permette di essere qui», ha spiegato durante l’intervista. «Nonostante io abbia preso un tumore molto cattivo – spiega Di Mare – si prende perché si respirano particelle di amianto senza saperlo e una volta liberata nell’aria la fibra, ha un tempo di conservazione di sé lunghissimo e quando si manifesta è troppo tardi. Dire che con questo finiscono le speranza non è vero, perché la scienza va sempre avanti». Di certo però la sua situazione è grave e lo ammette: «Ho un tumore che non lascia scampo. Mi resta poco da vivere, quanto non lo so. Però non mollo. Tutta la Rai – attacca Di Mare – tutti i gruppi dirigenti. Capisco che ci siano ragioni sindacali e legali, io chiedevo lo stato di servizio, l’elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si potrebbe fare. Non riesco a capire l’assenza sul piano umano, persone a cui davo del tu che si sono negate al telefono. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante». Il S.U.M. conferma il proprio sostegno a Franco Di Mare in questa battaglia che lo vede idealmente a fianco dei tanti colleghi e delle loro famiglie che da tanti anni aspettano giustizia. Si riprenda l’esame della proposta di legge del compianto Onorevole DEL MONACO. #CogitoErgoSum#FollowersFB#SUM#esercitoitaliano#followers#aeronauticamilitare#marinamilitare#carabinieri#GuardiadiFinanza Franco Di Mare – OfficialFanPageGuido CrosettoElisabetta TrentaGiorgia MeloniGiuseppe ConteElly SchleinFrancesco Alberto ComelliniFabio BarbaraciPasquale D’alterio Antonello Arabia Osservatorio Salute e Sicurezza Proposta di Legge